VENUSS_77 |
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| Benvenuta, donna mia, benvenuta!
Benvenuta, donna mia, benvenuta! certo sei stanca come potrò lavarti i piedi non ho acqua di rose né catino d’argento
certo avrai sete non ho una bevanda fresca da offrirti
certo avrai fame e io non posso apparecchiare una tavola con lino candido
la mia stanza è povera e prigioniera come il nostro paese.
Benvenuta, donna mia, benvenuta!
hai posato il piede nella mia cella e il cemento è divenuto prato
hai riso e rose hanno fiorito le sbarre
hai pianto e perle son rotolate sulle mie palme
ricca come il mio cuore cara come la libertà è adesso questa prigione.
Benvenuta, donna mia, benvenuta!
Nazim Hikmet
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