Arcobaleno77

IL SILENZIO DELLA COLOMBA

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VENUSS_77
view post Posted on 30/7/2009, 17:40




Anche il secondo test eseguito lunedì sulle tracce genetiche dell'impiegato di 33 anni
è risultato compatibile con i campioni prelevati dagli indumenti delle vittime
Nuovo esame Dna inchioda Bianchini
è lui il violentatore seriale di Roma
Tra le prove i tamponi salivali e una impronta su un pezzo di scotch usato come bavaglio
Gli investigatori: "Non avevamo dubbi, chi ha gettato ombre farebbe bene a riconoscerlo"


Luca Bianchini
ROMA - I nuovi accertamenti sul Dna confermano che Luca Bianchini è responsabile dei tre stupri dei quali è accusato. L'esame eseguito lunedì sul Dna dell'impiegato di 33 anni, fermato con l'accusa di essere lo stupratore seriale della capitale, è risultato compatibile con i campioni prelevati dagli indumenti delle vittime.

Bianchini, che si è sempre dichiarato innocente, è dal 10 luglio nel carcere di Regina Coeli, perché ritenuto responsabile di tre violenze sessuali avvenute tra l'aprile e il luglio scorsi tutti in garage condominiali della capitale. Gli accertamenti svolti per la procura dalla dottoressa Elisabetta Mei della polizia scientifica, hanno però fissato le tracce genetiche del ragioniere ex presidente di un circolo del partito democratico, sia sui vestiti delle donne che su altri rilievi fatti nei luoghi dove sono avvenuti gli stupri.

La "compatibilità" offerta da questo nuovo esame del Dna è "massima". Le verifiche effettuate dal consulente della difesa, la genetista Marina Baldi, non hanno potuto far altro che confermare il dato emerso. I tamponi salivali prelevati nei giorni scorsi a Bianchini, nel solco di un accertamento tecnico irripetibile, completano a questo punto il quadro accusatorio dei pm Maria Cordova e Antonella Nespola.

Inoltre parte di una impronta digitale di Luca Bianchini è stata rinvenuta su un pezzo di scotch che è stato usato nell'ultima violenza. Il nastro adesivo in questione è stato utilizzato per imbavagliare la vittima, una giovane studentessa. Il fatto è avvenuto la notte tra il due e 3 luglio scorsi, nella zona di Tor Carbone.

"Per noi è solo una conferma perché non avevamo dubbi, chi ha gettato ombre sulla correttezza del lavoro svolto evidentemente si sbagliava e ora farebbe bene a riconoscerlo", è il primo commento che arriva da ambienti della questura di Roma che sin dai primi esiti degli esami del Dna sui reperti presi dalle vittime e sul quello del presunto stupratore aveva evidenziato la "massima compatibilita".

Intanto sul piano dell'inchiesta, il legale di Bianchini, l'avvocato Bruno Andreozzi ha chiesto ai pubblici ministeri di autorizzare una visita medica generica a cui sottoporre il suo assistito che in passato ha avuto altri guai giudiziari con la giustizia e che se l'era cavata in sostanza in base ad accertamenti medico-legali. Attraverso la sua richiesta l'avvocato Andreozzi non esclude la possibilità di chiedere anche accertamenti specifici. Però all'accoglimento della sua richiesta da parte del gip, i pubblici ministeri hanno dato parere negativo.

(30 luglio 2009)
 
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